TANTI I PARTECIPANTI AL CONVEGNO “LA RIFORMA DELLA SPORT”
Giovedì 12 dicembre, presso la sala del Consiglio comunale di Ferrara, si è tenuto un convegno riguardante i dettagli della nuova Riforma dello Sport, rivolto a tutte le società sportive del territorio, agli operatori sportivi, dirigenti e tecnici provinciali, con l’obiettivo di promuovere e agevolare le attività associazionistiche sportive alla luce delle nuove norme. All’evento sono intervenuti l’Assessore allo Sport, Francesco Carità, l’avvocato e Presidente della Lega N azionale Dilettanti regionale, Simone Alberici ed il Dottore Commercialista, Riccardo Bizzarri, che ha illustrato gli aspetti tecnici, dal punto di vista fiscale della riforma. In apertura del convegno è intervenuto l’Assessore Carità, che si è detto entusiasta e sicuro che il Convegno possa aiutare tutte le realtà sportive del nostro territorio in questo momento di trasformazione: “Sono convinto che quest’occasione di incontro, sia un modo efficace per sostenere, come Amministrazione, la crescita dello sport ferrarese e per consolidare il rapporto di collaborazione e di fiducia con i soggetti del territorio che operano per il benessere degli atleti e dei cittadini: la loro presenza rende attiva e anche maggiormente attrattiva la nostra città”.
Il convegno si è sviluppato su 3 ore, cercando di sciogliere quanti più dubbi possibili: dall’abolizione del vincolo sportivo fino ai tetti dei rimborsi per i giocatori “volontari”, che con la nuova riforma non devono essere a cadenza regolare. Il nuovo protocollo ha disorientato non poco presidenti e volontari del mondo dilettantistico, sopratutto in ambito fiscale; come ha spiegato il dottor Bizzarri, la pressione fiscale sulle società sarà molto più rigida. Obbligo di P.Iva per tutti, dichiarazioni di redditi precise, sono solo due dei numerosi punti che dovranno essere approfonditi, se servirà anche con un ulteriore incontro di aggiornamento. L’iniziativa è stata vincente, anche se molti altri dubbi dovranno essere sciolti per poter permettere a molte realtà, da anni in difficoltà, di restare attive e preservare il patrimonio sportivo cittadino.