SPAL. IL D.G. LUCA CARRA “VOGLIAMO CRESCERE E VINCERE”

Presentato oggi ufficialmente, dal Presidente Joe Tacopina in collegamento da New York, il nuovo Direttore Generale della Spal Luca Carra. Il Presidente si è detto molto soddisfatto della scelta del nuovo dirigente, in possesso di un curriculum di tutto rispetto e che vanta esperienza nel settore calcistico e risultati positivi, economici e sportivi, proprio in situazioni analoghe a quella nella quale si trova oggi la società Biancazzurra.

QUESTI GLI HIGHLIGHTS DELLA CONFERENZA STAMPA:

ACCETTAZIONE DELL’INCARICO

“L’entusiasmo e l’amore che mi ha trasmesso il Presidente per questo club mi ha portato ad accettare il trasferimento alla Spal nonostante avessi ancora un anno di contratto a Catania, Ferrara è una piazza importante e con Tacopina condividiamo una mentalità vincente, quindi sono qui per aiutare questa società a crescere sia dal punto di vista sportivo che economico e regalare ad entrambi molte soddisfazioni”.

LA DOPPIA SFIDA DI FAR QUADRARE I CONTI E VINCERE SUL CAMPO

“Il calcio ha insegnato che spesso chi spende molto non vince, solitamente a vincere sono le società che spendono bene il loro budget, come abbiamo visto proprio in serie C quest’anno nel girone C è stata promossa la Juve Stabia a scapito delle 5/6 società che avevano speso molto di più, stessa cosa è accaduta lo scorso anno con il Lecco, ecco perché sarà importante spendere bene. Quindi per vincere non è indispensabile spendere molto, ma spendere sbagliando il meno possibile nelle scelte. Noi vogliamo vincere e faremo il possibile per riuscirci, poi naturalmente la palla è rotonda ed è difficile fare previsioni certe”.

DIFFICOLTÀ PER LA LONTANANZA DEL PRESIDENTE 

“Con il Presidente ci sentiamo e ci sentiremo spesso perché ci teniamo a mantenere un contatto stretto, quando ero a Parma ho vissuto una situazione ben più difficile con un Presidente cinese che veniva in Italia ogni 4 mesi e tra l’altro parlava solo cinese e quindi serviva un traduttore. In ogni caso le responsabilità di fare scelte non mi spaventano e me le assumo con piena consapevolezza”.

TIFOSI E TERRITORIO  

“La Spal come tante altre società italiane, a differenza dei grandi club che hanno tifosi ovunque, è molto legata al territorio, sono appena arrivato e vorrei capire la città ed il territorio, ma intendo operare per consolidare ulteriormente il rapporto tra la società, i tifosi e gli appassionati e darò sempre la mia massima disponibilità verso tutti i tifosi per andare uniti verso la stessa direzione”.

TAGLIO DEI COSTI 

“Sia chiaro, non sono qui per tagliare i costi o tagliare delle teste, la società non sta smobilitando, anzi, il mio compito è ottimizzare le spese e favorire la crescita della Spal perché questo mi ha chiesto il Presidente in un’ottica anche di crescita sportiva che porti la squadra in campionati più importanti della Serie C”.

MERCATO E GIOCATORI IMPORTANTI  

“Parlare di budget oggi è prematuro, in ogni caso la Serie C è una categoria difficile perché a fronte di spese importanti, non sempre gli introiti sono adeguati, ma questo non significa che non siamo pronti ad investire sul mercato, l’importante, come ho già detto è spendere bene. Spendere più degli altri non garantisce la vittoria, diversamente il Paris Saint Germain avrebbe vinto tutte le Champions League degli ultimi vent’anni. Noi abbiamo un obiettivo che è fare il meglio possibile per questa società e creare una squadra che abbia voglia di vincere, la Serie C è un campionato molto agonistico, quindi uno sconosciuto che corre e s’impegna di più di un giocatore famoso, può fare meglio per la squadra, abbiamo bisogno di gente che ha voglia di sudare, di correre e di uscire dal campo senza fiato, perché in questa categoria le partite si vincono così”.

SETTORE GIOVANILE

La Spal investe molto nel settore giovanile ed io sono convinto che sia un ‘asset’ fondamentale per la società, perché si possono crescere e valorizzare i giovani anche del territorio, in più mi auguro di vedere molti giovani arrivare in prima squadra, perché significa che si è lavorato bene”.