SPAL. DUBBI E INCERTEZZE, IN ARRIVO MOLTE RISPOSTE

La notizia del ritardato pagamento delle ritenute INPS e IRPEF, in scadenza lo scorso 18 marzo, che porterà ad una penalizzazione in termini di punti in classifica all’inizio del prossimo campionato, ha riacceso la polemica, che si era sopita dopo la salvezza raggiunta sul campo con il ritorno di Mimmo Di Carlo, tra una parte dei tifosi ed il vertice della società biancazzurra, sulla reale potenzialità economica della proprietà. Cosa pensare in questi casi? Difficile al momento fare previsioni ed ipotesi, quello che emerge attenendosi ai fatti, è che alla luce di quanto già visto in passato, una doppia retrocessione è sempre, dal punto di vista economico, un vero e proprio “bagno di sangue” per i motivi oramai detti e ridetti, perdita di sponsor e contributi televisivi, a fronte di costi che rimangono, se non si effettuano tagli di spesa importanti, alti e difficilmente gestibili con i magri introiti garantiti dalla Serie C. Questa la situazione anche in casa Spal, con la società che, fin dalla cessione a Joe Tacopina, da parte della famiglia Colombarini, presentava una situazione debitoria piuttosto pesante. Ora potremmo assistere ad una probabile riduzione dei costi di gestione della società, in contemporanea ad un nuovo finanziamento dei soci per rimpolpare le casse ed affrontare la prossima stagione sportiva con ambizioni di risalita in Serie B. Ambizioni che a questo punto diventano, dal punto di vista economico, necessarie se non indispensabili. La Spal fino al 2020 ha giocato in Serie A ed ha ereditato da quel periodo, le strutture ed un’organizzazione operativa che si possono raramente trovare nelle piazze di Serie C ed anche non in tutte di Serie B. Serviranno ancora qualche giorno per avere un quadro più chiaro della situazione, la società ha dichiarato che il ritardo del pagamento delle ritenute INPS e IRPEF “è stato causato da un problema di natura bancaria legato al trasferimento dei fondi necessari ad ottemperare alle scadenze stesse”. Il punto di svolta arriverà dalla nomina del prossimo Direttore Tecnico, sulla quale sta lavorando il D.G. Di Taranto, una nuova figura dirigenziale dalla quale arriveranno molte risposte, ma un forte segnale arriva anche dalla, oramai data per certa, conferma di Mr. Di Carlo, che ha più volte affermato che sarebbe lieto di rimanere a Ferrara, a fronte di un progetto sportivo credibile e supportato da finanziamenti adeguati ad aspirare alle zone alte della classifica.