“IL GIORNO DELLA MEMORIA, OGNI GIORNO” E IL RICORDO DI RENZO CAVALLINA
È stato un successo l’evento “Il Giorno della Memoria, ogni giorno”, svoltosi ieri presso la sala del Consiglio del Comune di Ferrara con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi e le ragazze più giovani rispetto al delicato tema della Shoah.
A fare gli onori di casa, l’Assessore allo Sport estense Francesco Carità insieme con la Delegata Regionale di LND per il Sociale Rebecca Bottoni, il Presidente dell’associazione Figurine Forever di Bologna Emiliano Nanni, il Vicepresidente di ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) Fabrizio Tosi, il Consigliere Regionale FIGC LND Lanfranco Mongardi, il Delegato Provinciale FIGC LND di Ferrara, Davide Zuccatelli, e il Direttore Generale della Spal Luca Carra.
Nell’occasione è stata consegnata ai ragazzi di due squadre giovanili di calcio di Ferrara, la Sorgente e la Copparese, la figurina commemorativa dedicata a Renzo Cavallina, ex portiere di Spal e Parma che fu deportato in un campo di concentramento in Germania.
All’appuntamento di ieri sono intervenuti anche la figlia di Renzo, Ada, e i nipoti Renzo, Raffaella e Letizia, che hanno letto una poesia scritta dall’ex calciatore durante la sua prigionia.
Ai giovani atleti delle società di calcio coinvolte nell’evento – la Sorgente, presente con i componenti della squadra Under 15, il presidente Dino Stangolini e il responsabile del settore giovanile Emidio Filipponi, e la Copparese, che ha presenziato all’iniziativa con i 2012 e i 2013 il Vicepresidente Sergio Divorziati e alcuni dirigenti e accompagnatori – è stata consegnata la figurina solidale Celebrative Sticker #137 dedicata a Renzo Cavallina, realizzata con il patrocinio del Parma Calcio e in collaborazione con LND e ANED-Associazione Nazionale Ex Deportati.
Soddisfatta la Delegata Regionale LND per il Sociale, Rebecca Bottoni, che nell’occasione ha portato i saluti del Presidente Regionale FIGC LND, Simone Alberici: “Avere organizzato un evento di questo tipo fuori dal contesto del 27 gennaio, il Giorno della Memoria, ha dato ulteriore forza al messaggio secondo cui ogni giorno va ricordata quella tragica e vergognosa pagina di storia. Per questo, ai ragazzi presenti è stato trasmesso il fondamentale messaggio di ribellarsi alle ingiustizie e di prendere posizione, anche con scelte coraggiose”.
“E’ per noi motivo d’orgoglio come Amministrazione – ha dichiarato l’Assessore Carità – avere ospitato e dato sostegno e lustro a questa bella iniziativa che ha voluto rendere omaggio alla memoria di Renzo Cavallina, classe 1921, che ancora prima di esordire tra i professionisti, aveva indossato la maglia biancazzurra tra i pali delle Giovanili della Spal.
Una figura che rappresenta la storia dello sport nel nostro territorio, ma la sua carriera calcistica – che va dalla porta alla panchina di allenatore – è stata interrotta da una “parentesi” di vita che non può passare inosservata, un periodo della storia italiana segnato da una ferita profonda. Renzo Cavallina fu infatti catturato dalle truppe tedesche e deportato nel campo di lavoro 884 di Berlin-Lichterfelde, dove rimase fino alla Liberazione.
Per questo in Renzo Cavallina possiamo vedere l’uomo e l’atleta. In lui riconosciamo il valore primario e imprescindibile della libertà, che garantisce il riconoscimento della dignità umana. Ma è anche il portiere, lo sportivo, che incarna per tutta la sua vita e nonostante tutto, l’amore per lo sport come stile di vita e fonte di quei valori umani positivi che anche durante la reclusione lo fanno volgere verso il futuro con grande coraggio e speranza”.
CHI È STATO RENZO CAVALLINA:
Renzo Cavallina nacque a Ferrara nel 1921 e fu portiere nelle giovanili della Spal, Villanova, Saletta, prima di arrivare al Parma dove esordì nella stagione 1940/41e in cui giocò fino al 1943, quando venne richiamato alle armi. Al suo rifiuto ad unirsi all’esercito della Repubblica di Salò di Mussolini, Cavallina fu catturato dalle truppe tedesche e deportato in un campo di concentramento in Germania, tra sofferenze e privazioni. Al ritorno dalla prigionia continuò la sua carriera calcistica nel Parma, per poi iniziare l’attività di allenatore.
A cura di Damiano Montanari
Ufficio Stampa e Comunicazione CRER FIGC LND